"blog in allestimento"

Amo la peonia che in sardo viene chiamata: arrosa'e monti.
Ho scelto di dare al blog questo nome perchè
"arrosa'e monti" è il fiore che simboleggia la mia adorata Sardegna.


sabato 19 febbraio 2011

Fatti fritti

Ormai è tempo di Carnevale ed è tempo di frittelle. In Sardegna la frittella per eccellenza è il fatto fritto o meglio "su parafrittu".
La produzione di questa allegra frittella è remota, non conosco la storia  ma ha sicuramente  origini popolari. E' tradizione preparare i fatti fritti nel periodo che va dalla fine delle festività natalizie fino al martedì grasso. L'inizio della Quaresima sospende anche la frittura di questi e degli altri fritti tipici del periodo carnevalesco. La ricetta che utilizzo mi è stata donata dalla zia di mio marito, a lei dalla sua mamma e penso che si stia tramandando da secoli. Questo aspetto tradizionale rende affascinante cimentarsi in preparazioni simili, è come buttarsi nel passato, tornare alle origini, l'uso stesso di ingredienti semplici, legati al mondo contadino, ne evoca la magia. Ed è magia pura lavorare la pasta lievitata con le mani, toccarla e rigirarla e come per incanto far nascere  un prodotto buono e fragrante. Con questa ricetta otterrete delle ciambelle buonissime e anche se all’inizio non verranno perfette, con un pochino di pratica vedrete che miglioreranno.



Ingredienti


1 kg. di farina , oppure 500 gr. di farina  e 500 gr. di manitoba
100 gr. di burro (in Sardegna usavano lo strutto)
100 gr. di zucchero 
4 uova
½ litro di latte
2 limoni non trattati
un pizzico di sale
80 gr. di lievito di birra
un bicchierino di liquore sambuca o di limoncello                                                                  2 bustine di vanillina
zucchero per inzuccherare i fatti fritti a fine cottura

Procedimento
1°passo
Si inizia col preparare il lievitino


In un piccolo recipiente versare il lievito e scioglierlo con un po’ di latte tiepido e impastarlo con poca farina. Tenere questo recipiente coperto in un ambiente riscaldato. Deve lievitare tutto il tempo della preparazione: intanto voi peserete gli ingredienti, grattugerete i limoni, impasterete e alla fine sarà pronto anche il lievitino.

2°passo
Grattugiare la scorza del limone. Far sciogliere il burro. Sciogliere lo zucchero con un po’ di latte.
Versare la farina nell’impastatrice, unire le uova, il limone grattugiato, lo zucchero sciolto nel latte, il burro, il sale e iniziare a far girare le fruste. Lasciare andare per alcuni minuti e poi, versare il latte in piccole quantità. Lasciar girare l’impastatrice e aggiungere latte in modo che l’impasto sia ben lavorato e il latte incorporato lentamente. Questa lavorazione dura circa 30 minuti.  Al termine, quando il latte sarà finito, aggiungiamo il lievitino che sarà lievitato. 

il lievitino è pronto quando si presenta ricco di alveoli all'interno.


Lavoriamo ancora un po’ . Versiamo ora l’impasto in un recipiente capace di contenerlo lievitato (si raddoppia ). Io uso una vecchia conca "sa scivuedda", che mi regalò mia nonna.
A questo punto uniamo il liquore e cerchiamo di lavorare con le mani per farlo assorbire. Spolveriamo leggermente di farina, copriamo e teniamo al caldo ( coprire con copertine o plaid di lana e assicuriamoci che la temperatura della stanza sia alta : è importante per la buona riuscita della lievitazione).
 Deve lievitare per almeno un’ora.


nella "scivuedda", così come si presenta all'inizio della lievitazione
così è come si presenta dopo un'ora a lievitazione completa

 
3° passo
Trascorsa l’ora, prepariamo un piatto con della farina e bagnandoci le mani con dell’altra farina prendiamo dei pezzetti di pasta ricavandone una pallina della misura di un uovo. 






Poniamo la pallina nella farina e capovolgiamola, la schiacciamo delicatamente mantenendo una forma tonda la buchiamo al centro dando forma di ciambella. Sempre ben infarinati li disponiamo in un contenitore ben distanziati gli uni dagli altri e lasciamo lievitare per un’oretta. La temperatura della stanza dovrà essere sempre alta.




Nel frattempo prepariamo la padella con dell’olio abbondante, il contenitore con dello zucchero e tanta carta assorbente.

 4° passo
Friggiamo in abbondante olio ben caldo e inzuccheriamo i fatti fritti .



.......e ora si possono assaggiare...ummmmmmh buuuuuuuuoni!



Buon appetito a tutti e buon Carnevale.


15 commenti:

  1. Non valeeeeee!!!!!!!!!!!!! Ce li fai solo vedere e te li mangi tutti tu! Si vede lontano un miglio che sono stupefacenti! Buon appetito e buona domenica, Clara.

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  2. ammappete... che belle... io ancora non ho fatto nessun dolce fritto per carnevale... mi cimenterò presto in queste squisitezze... sono la prima sostenitrice, non merito una ricetta per il mio contest: Mani nella Manitoba... venite a dare un'occhiata

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  3. Nonostante sia finito il carnevale mi viene la tentazione di fare le tue ciambelle. Farò un gran peccato!Grazie

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  4. wow sono davvero spettacolari!! peccato sia già iniziata la quaresima!!

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  5. quando vuoi passa da me ti ho dato un bel premio!
    Baci

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  6. Che meravigliaaaaaa!
    Sarde strepitose, questa è la seconda ricetta di fatti fritti di oggi, segno anche la tua, ancora complimenti!

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  7. ma la vanillina dove la mettiamo? rispondi che devo provarla!!!!! uscira' questa benedetta riga bianca attorno????? grazieeeeeeeeeee

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  8. volevo sapere dove mettere la vanillina devo provarli e non voglio sbagliare niente! se questa volta esce la riga bianca intorno non cambiero' piu' ricetta!!! grazieeeee

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  9. ciao graziella, la vanillina va messa nell'impasto con le uova. Perchè venga la riga bianca è importante la giusta lievitazione e non è poco. Fai in modo che l'ambiente in cui lavori e metti a lievitare sia caldo, rispetta i tempi e quando lavori nella planetaria o impastatrice non aver fretta, lascia che l'impasto faccia le bolle, te ne accorgerai, a quel punto sarà quasi pronto. Fammi sapere il risultato e son qui per altri suggerimenti. ciao

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  10. Se non si ha un impastatrice o planetaria si può usare uno sbattitore elettrico ??

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  11. Se nn si hanno impastatrice e planetaria si può usare uno sbattitore elettrico???

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  12. cara Francesca non saprei. Quando ancora non avevo l'impastatrice facevo i fatti fritti a mano seguendo la stessa ricetta. Certo il lavoro era molto più faticoso perchè per la buona riuscita, bisogna lavorare l'impasto, prima sodo e poi pian piano aggiungendo il latte lentamente, molto a lungo. Potresti provare con le fruste elettriche a gancio ma non conosco il risultato. Prova mezza dose a mano, vedrai che te la cavi e avrai un ottimo risultato. ciao e fammi sapere.

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  13. Sono stupendamente Buoni e Favolosi..li ho provati l'anno scorso e posso assicurare ke dopo Tantissime ricette...questa e' l'unica dove mi sia venuta la "famosa" linea bianca! X martedi' grasso li rifarò sicuramente! ;-)

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