Ormai è tempo di Carnevale ed è tempo di frittelle. In Sardegna la frittella per eccellenza è il fatto fritto o meglio "su parafrittu".
La produzione di questa allegra frittella è remota, non conosco la storia ma ha sicuramente origini popolari. E' tradizione preparare i fatti fritti nel periodo che va dalla fine delle festività natalizie fino al martedì grasso. L'inizio della Quaresima sospende anche la frittura di questi e degli altri fritti tipici del periodo carnevalesco. La ricetta che utilizzo mi è stata donata dalla zia di mio marito, a lei dalla sua mamma e penso che si stia tramandando da secoli. Questo aspetto tradizionale rende affascinante cimentarsi in preparazioni simili, è come buttarsi nel passato, tornare alle origini, l'uso stesso di ingredienti semplici, legati al mondo contadino, ne evoca la magia. Ed è magia pura lavorare la pasta lievitata con le mani, toccarla e rigirarla e come per incanto far nascere un prodotto buono e fragrante. Con questa ricetta otterrete delle ciambelle buonissime e anche se all’inizio non verranno perfette, con un pochino di pratica vedrete che miglioreranno.
Ingredienti
1 kg. di farina , oppure 500 gr. di farina e 500 gr. di manitoba
100 gr. di burro (in Sardegna usavano lo strutto)
100 gr. di zucchero
4 uova
½ litro di latte
2 limoni non trattati
un pizzico di sale
80 gr. di lievito di birra
un bicchierino di liquore sambuca o di limoncello 2 bustine di vanillina
zucchero per inzuccherare i fatti fritti a fine cottura
Procedimento
1°passo
Si inizia col preparare il lievitino
In un piccolo recipiente versare il lievito e scioglierlo con un po’ di latte tiepido e impastarlo con poca farina. Tenere questo recipiente coperto in un ambiente riscaldato. Deve lievitare tutto il tempo della preparazione: intanto voi peserete gli ingredienti, grattugerete i limoni, impasterete e alla fine sarà pronto anche il lievitino.
2°passo
Grattugiare la scorza del limone. Far sciogliere il burro. Sciogliere lo zucchero con un po’ di latte.
Versare la farina nell’impastatrice, unire le uova, il limone grattugiato, lo zucchero sciolto nel latte, il burro, il sale e iniziare a far girare le fruste. Lasciare andare per alcuni minuti e poi, versare il latte in piccole quantità. Lasciar girare l’impastatrice e aggiungere latte in modo che l’impasto sia ben lavorato e il latte incorporato lentamente. Questa lavorazione dura circa 30 minuti. Al termine, quando il latte sarà finito, aggiungiamo il lievitino che sarà lievitato.
il lievitino è pronto quando si presenta ricco di alveoli all'interno.
Lavoriamo ancora un po’ . Versiamo ora l’impasto in un recipiente capace di contenerlo lievitato (si raddoppia ). Io uso una vecchia conca "sa scivuedda", che mi regalò mia nonna.
A questo punto uniamo il liquore e cerchiamo di lavorare con le mani per farlo assorbire. Spolveriamo leggermente di farina, copriamo e teniamo al caldo ( coprire con copertine o plaid di lana e assicuriamoci che la temperatura della stanza sia alta : è importante per la buona riuscita della lievitazione).
Deve lievitare per almeno un’ora.
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nella "scivuedda", così come si presenta all'inizio della lievitazione |
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così è come si presenta dopo un'ora a lievitazione completa |
3° passo
Trascorsa l’ora, prepariamo un piatto con della farina e bagnandoci le mani con dell’altra farina prendiamo dei pezzetti di pasta ricavandone una pallina della misura di un uovo.
Poniamo la pallina nella farina e capovolgiamola, la schiacciamo delicatamente mantenendo una forma tonda la buchiamo al centro dando forma di ciambella. Sempre ben infarinati li disponiamo in un contenitore ben distanziati gli uni dagli altri e lasciamo lievitare per un’oretta. La temperatura della stanza dovrà essere sempre alta.
Nel frattempo prepariamo la padella con dell’olio abbondante, il contenitore con dello zucchero e tanta carta assorbente.
4° passo
Friggiamo in abbondante olio ben caldo e inzuccheriamo i fatti fritti .
.......e ora si possono assaggiare...ummmmmmh buuuuuuuuoni!
Buon appetito a tutti e buon Carnevale.